Ultima serata di “Velletri Libris” prima della pausa di agosto. Di fronte ad una platea come sempre numerosa e interessata lo scrittore Marco Malvaldi ha presentato il suo ultimo romanzo, “Vento in scatola”, edito da Sellerio. L’incontro con l’autore è stato preceduto come sempre dall’anteprima dedicata al Premio Nazionale di Narrativa “Velletri Libris”: il vincitore salito sul palco è stato Gianluca Cinelli, con il racconto “Il sogno di Odoacre”, una splendida narrazione su sfondo storico e tanti rimandi all’attualità. Intervistato da Aurora De Marzi, e con le letture del circolo dei lettori a cura di Silvia Ciriaci ed Emanuela Ciarla, Malvaldi ha spiegato la genesi di un libro scritto a quattro mani con Glay Ghammouri, ex militare tunisino detenuto in Italia. Il tema delle carceri è quello preponderante, ma cambia il punto di vista: si abbandona infatti la retorica e si entra, letteralmente, all’interno delle case circondariali senza ottiche di paura e di convenzione. “Chi è in carcere, e mi riferisco sia a chi è detenuto che a chi ci lavora, non stacca mai veramente una volta uscito”: con questa frase Malvaldi ha voluto spiegare la durezza di un ambiente difficile da immaginare senza toccarlo con mano. “Per essere veramente liberi e apprezzare quello che possiamo fare” – ha proseguito l’autore – “dobbiamo conoscere bene il carcere, con le sue giustizie e le sue ingiustizie”. Il giallo, che pure si sviluppa intorno a tanti passi ironici e grotteschi, racconta di un broker che viene arrestato per errore ma che è effettivamente colpevole di una truffa, tuttavia mai scoperta. Quasi rassegnato, dunque, Salim si prepara a scontare la sua pena e cerca di corrompere Cattaneo in cambio di un investimento che dovrà fruttare. Tuttavia una fuga di notizie porta all’irruzione, nella vita dei due, del boss Quarello, che propone a Salim di entrare in società insieme a Buscaino, un agente sotto copertura che si finge detenuto. Buscaino, allora, propone a Salim una scelta difficile: rinunciare ai traffici di denaro illeciti e uscire dal carcere, diventando collaboratore di giustizia, oppure scontare la pena e tenersi il guadagno. La scelta cui Salim è costretto spazza via come un turbine la serenità anteponendole questioni etiche, desideri, sogni, progetti. Al termine della serata Marco Malvaldi ha risposto a numerose domande provenienti dal pubblico, per poi dedicarsi ad un lungo firma-copie e alle foto-ricordo scattate da Edoardo Amati. “Velletri Libris” va momentaneamente in ferie ma è in arrivo un settembre con tantissime novità, prima della ripresa delle presentazioni settimanali in Libreria per un autunno tutto da vivere. La rassegna e la sua organizzazione, capeggiata dalla Mondadori Bookstore Velletri di Guido Ciarla e Aurora De Marzi, augurano a tutti un sereno Ferragosto.
Rocco Della Corte
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