Voce ai premiati: Federico Battistutta, autore di “Io non credo che il cielo sia azzurro”
12 Settembre 2022Voce ai premiati: Giorgia Del Segato, autrice di “Le parole in terra”
12 Settembre 2022Il Premio “Velletri Libris” si propone di dare voce agli scrittori, esordienti o meno, che propongono alla giuria racconti di qualità. La formula del racconto, infatti, è apparentemente più semplice ma nasconde molteplici insidie a livello di trama, stile, registro e tema. Maria Luisa Valeri, con il suo “Il tronchetto della felicità”, è una delle vincitrici dell’edizione 2022 e nel pre-serale della cerimonia di proclamazione svoltasi a Velletri, nella cornice del Chiostro della Casa delle Culture e della Musica, ha raccontato sia la sua esperienza letteraria che quella relativa al singolo racconto presentato in concorso.
Conosciamo l’autrice: ha già altre esperienze di scrittura e in che campo si muove, preferibilmente, nel racconto, nel romanzo o in altri settori?
Non c’è un campo specifico. Il mio campo è quello delle memorie, ma “Il tronchetto della felicità” esula un po’ da questo campo. Ultimamente mi sto avvicinando anche al noir psicologico, ma quello delle memorie è quello che più mi interessa.
Tale interesse proviene da una professione oppure è pura passione?
No, non so. Io ho lavorato in Parlamento, quindi il noir psicologico forse sì, ma per il resto direi che la professione non ha influenzato la mia scrittura.
Come lavora, quando scrive, Maria Luisa Valeri? In che modo coglie l’idea e come poi la fa diventare una storia?
Gli step che seguo sono pochi. Il primo è l’osservazione, per me fondamentale. Questo racconto proviene da una osservazione specifica di un signore che ha un negozio, è tutto vero, e che cura questa aiuola. Ma la sua faccia non mi convinceva. Da lì deve scattare l’immaginazione, che insieme alla realtà fa di una persona che scrive bene – secondo me – un vero e proprio scrittore. Dopo l’osservazione c’è la ricerca, intesa come memoria delle letture. Perché le letture sono fondamentali e senza di esse non può esserci uno scrittore.
Quali sono le letture che costruiscono la sua personale memoria?
Da Cechov a Carver, da virginia Woolf a Starnone, che sto leggendo questi giorni. Non saprei dire neanche quali siano più fondamentali di altre.
Progetti futuri per il campo letterario?
Un progetto ce l’ho, la pubblicazione della mia prima raccolta di racconti. Poi la seconda, la terza, la quarta…
Interviste ai premiati a cura dell’ufficio stampa del Premio “Velletri Libris”