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22 Settembre 2023Premio Velletri Libris, intervista a Massimiliano Morgavi autore di “Quel che vide Bastianin”
25 Settembre 2023Menzione speciale a cura di Cinzia Leone: “Perdersi per ritrovare la strada. Con uno stile agile e a tratti felicemente autoironico, capace di nascondere e insieme far immaginare, l’autrice racconta l’insicurezza e la vergogna di un corpo dismetabolico, ingombrante e dimenticato. E insieme il mistero di una gravidanza come scoperta di un nuovo sè consapevole. Perchè “il tragitto di andata non è mai uguale a quello del ritorno ma, il percorso a ostacoli della vita può sfociare in una certezza: bisogna ‘creare un luogo nel quale poter sempre tornare per scoprirsi ‘dentro come nuova”.
Come racconterebbe in pochissime parole la trama di questo racconto breve, senza svelare troppo?
È una fotografia di quel momento prima di diventare genitore, in cui sei ancora te stesso, con le difficoltà che essere in gravidanza comporta.
Riguardo alla scrittura, ha già avuto esperienze? Si è già cimentata in altre forme narrative?
Mi sono cimentata in vari corsi di scrittura, e ho scritto altri racconti.
Maestri e modelli nella scrittura o nell’ispirazione?
Indicarli è difficile, secondo me, ogni scrittore ha un suo sguardo, punta la luce laddove non sta guardando nessuno, oppure dove tutti hanno guardato, e lo fa in maniera diversa.
Sogno nel cassetto da un punto di vista letterario?
Se avessi il coraggio potrei sognare di diventare una scrittrice. Sembra una cosa così impossibile però. Ci vuole determinazione, come per tutti i sogni.