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25 Settembre 2023Come descriverebbe a chi non lo ha letto questo racconto?
“Il colloquio” è un racconto umoristico di un umorismo surreale. Gabriele De Angelis è uno che di mestiere fa l’angelo custode. Un bel giorno viene convocato su, nell’Ufficio del Capo, il quale vuole spiegazioni riguardo a dei comportamenti che non sono proprio ineccepibili da parte del suo protetto. Gabriele vorrebbe in qualche modo sfuggire a questo appuntamento, vorrebbe magari mandare un certificato medico, però lassù i controlli non è che li fa la mutua, quindi questo escamotage non sarebbe efficace… Decide dunque di presentarsi a questo colloquio. E il racconto parla appunto del timore che ha l’Angelo custode prima di essere ricevuto dal Capo. Ovviamente il finale non lo raccontiamo perché il racconto si basa tutto su questa attesa.
Qualche notizia sul suo curriculum letterario?
Sì, ho pubblicato l’anno scorso un libro di racconti, il titolo è “Volevo essere Cortazar”, per la casa editrice Ensemble. Ci sono 19 racconti di vario genere. Su un mio racconto, “Palinsesto”, che poi è stato premiato l’anno scorso proprio qui a Velletri, è stato tratto un corto presentato proprio in questi giorni a Matera. Infine sto lavorando a un libro tutto di racconti umoristici.
Maestri e modelli di riferimento per questo racconto?
Per questo racconto forse ci sono un po’ le influenze di Benni, proprio perché è un racconto umoristico. Qualche cosa credo di aver appreso anche da Ammaniti, magari sul linguaggio, il cosiddetto linguaggio scritto-parlato.
Ultimissima domanda: un sogno nel cassetto da un punto di vista letterario, editoriale, che non è stato ancora coronato?
Sinceramente la scrittura per il momento la vivo come un passatempo, come un hobby molto divertente. Però, come si dice, “mai dire mai”. Vediamo come andrà questo secondo libro.