Il gran finale di Velletri Libris: in arrivo Benedetta Tobagi (5 settembre), Lidia Ravera e Roby Facchinetti (8 settembre)
29 Agosto 2024Un libro che arriva nel modo più bello attraverso l’emozione: intervista a Roby Facchinetti
10 Settembre 2024Una grande festa e l’ennesimo pienone per l’ultima data della rassegna organizzata dalla Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati-Cisterna e dalla Fondazione De Cultura alla Casa delle Culture della Musica di Velletri: si conclude “Velletri Libris”, con un’autentica maratona iniziata con l’incontro tra Eugenio Murrali, Paolo Di Paolo e Lidia Ravera, proseguita con la proclamazione dei vincitori del concorso letterario e terminata con l’attesa presentazione del libro di Roby Facchinetti.
Il Chiostro, stavolta allestito con le opere della pittrice Alessandra Contaldo nell’esposizione a cura dell’Associazione ArteMestieri Castelli Romani, ha accolto centinaia di persone per celebrare al meglio l’ultima data di una programmazione straordinaria che in fatto di numeri e di qualità ha fatto tanto parlare di sé in tutta la Regione.
A dare il benvenuto Guido Ciarla e Aurora De Marzi, titolari delle Librerie Mondadori Bookstore e della Fondazione De Cultura, che hanno accolto sul palco la scrittrice Lidia Ravera. Sollecitata dalle domande degli scrittori Eugenio Murrali e Paolo Di Paolo, la nota autrice ha parlato a trecentosessanta gradi della scrittura e delle tematiche trattate attraverso i libri. La sua è infatti una carriera letteraria ricca e impegnata, con molteplici temi sociali trattati, dal femminismo alla parità di genere, dalla maturità al tempo (argomenti del romanzo “Il terzo tempo” che fu presentato proprio in una delle primissime edizioni di “Velletri Libris”, ormai diversi anni fa). Al termine dello stimolante dialogo fra i relatori, la Fondazione De Cultura ha conferito a Lidia Ravera il Premio alla Carriera per i meriti letterari. La consegna della targa è stata suggellata da un forte applauso, in un momento davvero emozionante.
È arrivato dunque il momento del Premio, alla presenza dei giurati Antonella Prenner, Paolo Di Paolo, Eugenio Murrali e con il saluto in video-messaggio della presidente di giuria, Cinzia Leone, impegnata in un evento concomitante. Sono undici i racconti vincitori del Premio Velletri Libris 2024, dieci più una menzione speciale. La Giuria ha elaborato delle motivazioni estremamente dettagliate per ogni singola opera, e tutti i vincitori e le vincitrici sono saliti sul palco per ritirare la pergamena, la copia omaggio e presentarsi alla platea (dopo aver rilasciato una video-intervista all’ufficio stampa che sarà pubblicata sul sito e sui canali social del festival). L’Antologia “Per un pugno di storie”, disponibile negli store on line e ordinabile in tutte le Librerie d’Italia, contiene i racconti di (in ordine alfabetico) Delia Chiadroni (“Eppure, il signor Bruno era una rana”), Valerio De Nardo (“Tino, soldato”), Cristina Di Claudio (“Tredici febbraio”), Delia Esposito (“La malfatta”), Silvana Fumo (“Core ciatto”), Mara Melon (“Fermata Duomo”), Flavia Novelli (“L’uomo che faceva volare le parole”), Monica Pennacchietti (“1826”), Stefano Pomes (“Il nodo”) e Augusto Marchetti (menzione speciale con “L’uomo di latta”). L’Antologia desta molta curiosità ed è una perla preziosa di letteratura, soprattutto per la casa editrice De Cultura che prosegue il percorso di crescita assieme al premio e avrà uno spazio espositivo alla Fiera di Francoforte (nella quale sarà esposto anche “Per un pugno di storie”).
Terminate le premiazioni, c’è stato un brindisi ideale coordinato da Massimo Morassut del CREA e alla presenza di organizzatori, istituzioni (in rappresentanza del Comune il Vice-Sindaco Chiara Ercoli, per la FondArC il direttore artistico Giacomo Zito) e staff per festeggiare la chiusura dell’edizione 2024. Giulio Mazzali ha poi, come di consueto, incantato il pubblico con il “Piccolo prologo in versi”, appuntamento di qualità che ha accompagnato tutta l’estate.
Il pubblico ha dunque accolto con un fragoroso applauso Roby Facchinetti, che nel libro “Che spettacolo è la vita” (Sperling&Kupfer) ripercorre la sua vicenda personale e professionale aprendo il suo cuore e i suoi ricordi anche ad aneddoti più nascosti. Intervistato da Tiziana Mammucari, il cantautore e tastierista dei Pooh ha passato in rassegna molti episodi fin qui mai condivisi col pubblico: “ho voluto fare qualcosa che non avevo mai fatto, ovvero scrivere un libro, dopo un’improvvisa folgorazione. Ho deciso di raccontare tutta la mia vita, anche la parte nascosta a partire dalla mia infanzia vissuta in un posto magico, Spino”, ha esordito.
Per Facchinetti la musica è arrivata subito, ad appena 5 anni: “ho avuto un periodo teorico, per apprendere le basi, e il maestro disse a mia madre che in pochissimo tempo avevo imparato la scala di do e mostrato tanta voglia di conoscenza”. Prima la fisarmonica, poi il pianoforte, e lo studio della musica classica con Wagner, Puccini, Rossini, Mascagni: “una grande scuola, un’esperienza impagabile che ancora mi porto dentro”. Non hanno tardato ad arrivare le prime esperienze nei gruppi, con i concerti nei locali della Lombardia e le formazioni varie in cui il grande artista ha suonato e cantato. La grande occasione è arrivata grazie all’incontro con Valerio Negrini, un bivio importante per Facchinetti che non ha perso il treno.
Molto toccante il ricordo degli amici e degli artisti scomparsi, da Toto Cutugno a Stefano D’Orazio, oltre al nitido racconto dell’esperienza sanremese: “andammo lì con un brano che non era forse nelle corde del festival, ‘Uomini soli’. Parlare di solitudine era emozionante ma non aveva contenuti sanremesi. Riflettemmo molto all’epoca su questo e decidemmo di provarci, arrivando lì con molte paure”.
Il libro di Roby Facchinetti è un concentrato di pensieri, sorprese e scoperte e il fascino dell’autore, che ha saputo raccontarlo al pubblico con grande empatia, ha fatto il resto emozionando e coinvolgendo la platea. Il lungo firma-copie ha chiuso una serata speciale, nostalgica e allegra insieme.
Si è così concluso il percorso di “Velletri Libris”, realizzato grazie ad un intenso e prolungato lavoro. Il Festival, patrocinato da Ministero della Cultura, Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Comune di Velletri e Sistema Castelli Romani, e realizzato in collaborazione con Fondarc e con il contributo della Regione Lazio, si è avvalso dei partner enogastronomici Casale della Regina e CREA Viticoltura-Enologia, ed è stato sostenuto dai main sponsor Allianz FC Group 0001, Banca Popolare del Lazio, Clinica Madonna delle Grazie, e Class Auto. Gli organizzatori hanno ringraziato il pubblico e lo staff e dato appuntamento al 2025, per un’altra estate da vivere insieme sotto le stelle all’insegna della letteratura.
TUTTE LE FOTO DELLA SERATA A CURA DI ARTEMISIA MOLETTA NELLA SEZIONE FOTOGRAFICA