Voce ai premiati: Marica Ciaprini, autrice di “Oliver”
10 Settembre 2022Voce ai premiati: Davide Di Finizio, autore di “Un canto inascoltato” (Menzione speciale “Fernando Cancellieri”)
10 Settembre 2022Il Premio “Velletri Libris” si propone di dare voce agli scrittori e alle scrittrici, esordienti o meno, che propongono alla giuria racconti di qualità. La formula del racconto, infatti, è apparentemente più semplice ma nasconde molteplici insidie a livello di trama, stile, registro e tema. Luisa Patta, con il suo “Il vecchio appartamento”, è una delle vincitrici dell’edizione 2022 e nel pre-serale della cerimonia di proclamazione svoltasi a Velletri, nella cornice del Chiostro della Casa delle Culture e della Musica, ha raccontato sia la sua esperienza letteraria che quella relativa al singolo racconto presentato in concorso.
Una storia che definirei “delicata”: è tratta dalla realtà oppure inventata?
C’è l’ispirazione a una realtà non mia, che ho toccato con mano seppur non in prima persona ma attraverso delle conoscenze. È uno spunto reale, poi romanzato.
Cosa l’ha colpita di questo spunto preso dalla realtà affinché diventasse qualcosa di fissato per iscritto nella forma del racconto?
Direi i titoli dei quotidiani. Aprire un semplice giornale tutti i giorni ci mette davanti sempre notizie di violenze domestiche e violenze sulle donne, cose terribili che fanno parte della nostra realtà. E’ nata dunque un’urgenza in me perché è una situazione su cui bisogna intervenire, sia sensibilizzando che educando in un certo modo. Diciamo che il mio racconto voleva essere introspettivo e denunciare una realtà spesso tenuta nascosta.
Ha già avuto altre esperienze? Che tipo sono?
Mi sono buttata in questo mondo da un paio di anni. Ho sempre scritto ma mettevo nel classico cassetto.
C’è stata poi una scintilla?
Sì, la pandemia. Ci ha costretto a riflettere di più e a ritrovarci emotivamente. Lì è partita la scintilla e ho iniziato a partecipare a vari concorsi. Ora incrocio le dita per la mia prima raccolta di racconti…
Scrittori preferiti?
Italiano direi Erri De Luca. Senza ombra di dubbio. In assoluto è difficile dire il preferito, ma dico Hemingway.
Motivo delle scelte?
Erri De Luca ha una scrittura che mi veste perfettamente, quando lo leggo me lo sento proprio scivolare dentro. Una scrittura poetica, evocativa, che aggancia molti miei sentimenti. Hemingway invece ha la scrittura pulita e al tempo stesso più complessa che ci sia.
Interviste ai premiati a cura dell’ufficio stampa del Premio “Velletri Libris”