
Natasha Stefanenko ha presentato “Ritorno nella città senza nome” a Velletri Libris 2023
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9 Luglio 2023“Ritorno nella città senza nome” (Mondadori) è un’autobiografia veritiera all’85%. Parole di Natasha Stefanenko, attrice e scrittrice, che ha dato alle stampe questa storia ripercorrendo le tappe di un particolare periodo storico – incastonato tra il 1991 e il 1992 – in cui c’è stata una svolta sia a livello umano e familiare che sociale e politico.
Il libro è ambientato nel 1991-1992. Ad un certo punto della sua vita, la protagonista riceve un messaggio e tutto cambia. Che cosa succede?
Purtroppo sparisce mio padre e allora io devo tornare in questa città senza nome, una di quelle che non esistono sulla carta geografica, e lo faccio proprio per capire cosa è successo.
Compare poi anche un uomo molto particolare nella narrazione, Alex: che personaggio e che caratteristiche ha?
Si racconta un’intensa storia d’amore tra me e Alex. Gli anni Novanta sono stati molto intensi, in fatto di cambiamenti. C’è stato un disarmo nucleare, il crollo di Gorbaciov, la risalita di Elsin, e tutto cambiava: il mercato, l’economia, la ricchezza. Ma anche la corruzione, la disuguaglianza. Alex è un personaggio che appartiene a un’organizzazione di malavita che prendeva piede all’epoca, una mafia nascente, uno di quelli che aveva contatti forti e importanti e apparteneva a una realtà cattiva. È un uomo realmente esistito, fa parte di questa storia.
Ci sono anche due personaggi femminili, la mamma e la nonna. Loro che ruolo hanno e come è stato descriverli e raccontarli all’interno di questa vicenda?
La mamma è una donna tutta d’un pezzo, una patriota vera. Qualunque cosa succedeva, per lei viene prima la patria. La nonna invece è un personaggio di una dolcezza incredibile e di una assoluta particolarità, aveva una sua religiosità nascosta sotto al cuscino, faceva le sue preghiere. Soprattutto insegnava tantissime cose a noi familiari e a me in particolare, come ad esempio saper amare nonostante tutto.
La storia è ambientata negli anni Novanta, come mai il libro esce proprio adesso?
Il libro non esce proprio adesso, in realtà ho cominciato a scrivere da tantissimo tempo e solo quando ho avuto abbastanza materiale ho iniziato a interrogarmi su cosa farne, se scrivere un’autobiografia o un thriller o un giallo. I primi capitoli sono stati redatti molto prima di questa attualità e ci tengo a sottolinearlo con forza.